17.11.2015

Urbex e fotografia: compagni inseparabili

17.11.2015

Urbex e fotografia: compagni inseparabili

Urbex, tradotto letteralmente come esplorazione urbana, è un modo di scoprire la vostra città e i suoi dintorni osservandoli in modo diverso dal solito, muovendovi attraverso atmosfere uniche, tra luoghi nascosti, fatiscenti e abbandonati, lontani dal rumore e dal caos della città. In questi luoghi, i vostri scatti daranno risultati incredibilmente artistici. 

I grandi complessi in attesa di demolizione offrono spesso degli splendidi diversivi per far uscire i fotografi dalla routine. Potete immaginare la folla che si radunava in questi luoghi. I resti della mobilia danno un’idea dell’arredamento originale e la vostra immaginazione può fare il resto. In questa fotografia, scattata nell’ospedale abbandonato di Beelitz-Heilstatten, nel centro di Berlino, il soffitto scrostato dona all’immagine un’atmosfera apocalittica. Ovviamente è necessario utilizzare un grandangolo per includere tutto in una sola fotografia.

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Nell’urbex, il contrasto tra edifici fatiscenti e la natura che vince sulle creazioni dell’uomo crea un effetto surreale. In questa fotografia l’edificio di cemento occupa metà dell’inquadratura, mentre nell’altra la vegetazione regna incontrastata. Si ha l’impressione che sia in corso una battaglia con due fazioni in campo.

Viaggio-su-strada-francia-ardenne

Siccome sono spesso protetti da cancellate, questi luoghi, ideali per l’urbex, sono spesso caratterizzati da una scarsa illuminazione. Vi consiglio di utilizzare un treppiede per stabilizzare la fotocamera ed evitare di muoverla durante gli scatti. Per fotografie in cui il rilascio dell’otturatore avviene con tempi lunghi, così da lasciar entrare più luce, non è possibile farne a meno: l’unica alternativa è appoggiarsi alla mobilia restante o a un muro. È ciò che ho fatto a mio rischio e pericolo per scattare questa fotografia di una casa abbandonata.

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Ricordate di portare con voi una fonte di luce: potrebbe essere indispensabile se vi recate in luoghi poco accessibili (nella fotografia sotto, le catacombe di Parigi). Le luci LED spesso danno uno splendido effetto e le preferisco a quelle di una fiammella o di una lampada all’acetilene. Se necessario potrete correggere il bilanciamento dei bianchi in un momento succcessivo.

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Le fabbriche abbandonate offrono architetture monumentali e prospettive ideali per sessioni fotografiche con il tema urbex ben presente. Lo spazio per negozi del vecchio centro commerciale La Macérienne di Charleville-Mézières è ora un’immensa area vuota. Le colonne di metallo e pietra delineano lo spazio e disegnano splendide linee di fuga, perciò ho usato un grandangolo per accentuare la prospettiva e dare profondità di campo allo scatto.

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I resti della vecchia Germania dell’est sono oro puro per gli amanti di urbex e fotografia. Nei dintorni di Berlino si trovano resti di mura, strade abbandonate, stazioni ferroviarie in rovina. In questa vecchia stazione di servizio, stavo cercando un punto di vista dinamico e l’ho trovato scendendo nell’area ribassata per la manutenzione dei veicoli. Si era creato un grande contrasto tra le zone in ombra e la luce proveniente dall’esterno. Ho scelto un metodo di esposizione multi-zona per essere certo di inquadrare sia la luminosità del cielo che l’oscurità dell’edificio.

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Mathieu Mouillet

Mathieu Mouillet è un lento globetrotter, che sta girando il mondo da quasi 15 anni, a piedi o in bicicletta. I suoi compagni di viaggio sono penna, fotocamera e registratori. Le sue passeggiate in città nelle più estese aree urbane d’Europa rappresentano un’opportunità di avvicinarsi all’urbex e scoprire la scena artistica di strada locale.
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Sito web: www.lesvoyagesdemat.com

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