Ci è sempre piaciuto viaggiare un po’ fuori dagli schemi e Malta non ha fatto eccezione. Quando ci siamo imbarcati per l’arcipelago poco più a sud della Sicilia era l’inizio di dicembre, tipicamente un periodo di assiduo lavoro e ferie all’orizzonte.
Visitare le località fuori stagione offre alcuni vantaggi che ci fanno prediligere, quando possibile, questi periodi: i costi sono ridotti rispetto all’alta stagione ed anche luoghi in generale molto turistici risultano accessibili senza attese di ore ed ore. Di contro, a volte ci si deve districare tra orari ridotti, festività e chiusure.

Malta, Gozo, Comino… tre isole nel mezzo del mediterraneo che ci sono rimaste nel cuore. Temperature miti, abitanti gioviali ed un concentrato di architetture storiche e paesaggi costieri struggenti da far invidia a realtà turistiche molto più consolidate.
Non potendo utilizzare l’usuale mezzo di trasporto – la bicicletta – durante questo viaggio ci siamo dedicati alla nostra seconda grande passione, la fotografia, concentrandoci su una tecnica che fino ad ora non avevamo mai approfondito: la fotografia HDR.

HDR è l’acronimo di High Dinamic Range che si potrebbe tradurre in italiano in fotografia ad elevata gamma dinamica. In sintesi, questa tecnica permette di realizzare scatti in cui sono visibili più livelli di luminosità, senza avere zone del fotogramma sovraesposte o sottoesposte. La tecnica richiede la realizzazione di più fotogrammi a diverse esposizioni della stessa inquadratura che, attraverso appositi software, vengono poi uniti in un’unica immagine. Per questo è preferibile sfruttare le potenzialità di un reflex  ed è d’obbligo l’utilizzo di un treppiede stabile e solido come quelli della nuova serie 190 manfrotto. Il risultato migliore che offre questa tecnica si ha con scene molto contrastate, ad esempio quando si presenta un primo piano in ombra ed uno sfondo molto luminoso.
Nel nostro caso abbiamo sperimentato qualche scatto in HDR selezionando alcuni dei paesaggi e delle architetture più belle dell’arcipelago maltese e visitandole, per quanto possibile, in orari adatti, quando la luce era radente.

Il nostro viaggio a Malta ha avuto inizio dalla capitale, La Valletta. Le alte mura che ne circondano il centro storico sono solo una delle innumerevoli testimonianze del governo dei cavalieri dell’ordine di S. Giovanni che qui dominarono per oltre 250 anni. Bastioni, forti, cattedrali…: architettura ed ingegneria militare si fondono in un perfetto equilibrio che permane anche ai giorni nostri, nonostante le strade nei pressi della città siano attanagliate dal traffico. Non abbiamo potuto perderci un tramonto nei giardini superiori, affacciati sulle Tre Città: uno dei panorami più suggestivi dell’isola!

Se la costa settentrionale di Malta è popolata e viva, quella meridionale è più selvaggia ed isolata. Le Dingli Cliffs, punto più alto dell’arcipelago con i loro 280 m s.l.m., un tempo costituivano un’ottima difesa naturale dagli attacchi nemici mentre oggi sono meta di turisti ed avventori che amano passeggiare tranquilli prima di raggiungere la Blue Grotto, una delle maggiori attrazioni naturali. Anche noi abbiamo trovato la nostra postazione ideale affacciati da uno dei punti panoramici e ci siamo messi in cerca dell’inquadratura migliore, attendendo che uno squarcio di azzurro si facesse strada tra le nuvole.

Se Malta è suggestiva e rinomata grazie alle sue architetture belliche, Gozo è splendida per merito dei suoi panorami naturali. Una delle località più fotografate ed ammirate dell’isola è la Azure Window, un arco roccioso che incornicia magnificamente il paesaggio costiero… il tramonto non si è fatto attendere ed il sole finalmente ha baciato la roccia regalandoci cromie perfette.

Abbiamo infine concluso il nostro viaggio nel sottosuolo di Rabat, concedendoci una visita alle sue catacombe ed alla chiesa di S. John prima di riprendere il traghetto verso Malta e da qui un volo che ci ha ricondotto nel grigio inverno alpino, lontani da quest’arcipelago mite e colorato nel cuore del Mediterraneo

Leo e Vero

Leo e Vero sono due instancabili viaggiatori che amano scoprire il mondo in sella ad una bicicletta. Dopo dieci mesi in bici nel sud est asiatico, sono rientrati in Italia ma dedicano ogni momento libero alla bicicletta, al viaggio ed alla fotografia. Hanno viaggiato in lungo e in largo ma sono convinti che il viaggio più bello è sempre quello che deve essere ancora fatto… perché “Perchè viaggiare è ricordare il passato, vivere il presente e sognare il futuro”

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