21.07.2014

Puglia, un viaggio nella bellezza delle tradizioni

21.07.2014

Puglia, un viaggio nella bellezza delle tradizioni

TRULLI

Per viaggiare non occorre necessariamente collezionare miglia in aereo o macinare chilometri in auto.
Un viaggio può essere anche una riscoperta della propria terra, esperienza che consiglio vivamente a tutti in quanto fonte di crescita e maggior consapevolezza delle proprie radici.

Sono nata e cresciuta in Puglia. Il tacco dell’Italia, una regione ricca di natura, tradizioni, paesaggi mozzafiato estremamente differenti tra loro.
In questo articolo vi propongo un rapido viaggio nella mia terra, partendo dal Gargano fino a toccare l’estremità dello stivale, il Salento.

GARGANO

Il Gargano è un’orgia di colori. Il blu del mare in tutte le sue declinazioni si mescola al verde intenso della natura selvaggia.
Il Gargano è anche un tuffo nel passato: la gente è fortemente legata alle proprie origini ed è fin troppo semplice essere travolti per strada da una miriade di capre con il loro pastore.  Le lancette dell’orologio si sono fermate – o almeno così pare – ed è ancora possibile gustare il sapore delle cose semplici di un tempo.
Così, anziché limitarmi a fotografare i colori brillanti del paesaggio, ho preferito includere il pastore nel mio scatto in modo da immortalare la genuinità del passato nella splendida cornice paesaggistica del Gargano.

BARI

A coloro che hanno voglia di assaporare (in tutti i sensi) le tradizioni pugliesi, consiglio vivamente una visita al centro storico di Bari.
Una passeggiata nel borgo antico del capoluogo pugliese nutre i pensieri e stimola i cinque sensi. Mentre i forni dei panifici emanano il profumino invitante della focaccia barese, i nonnini sfrecciano con la bicicletta e le signore scelgono la frutta al mercato.
In molte abitazioni della città vecchia la porta è sempre aperta durante il giorno, così che i turisti possano timidamente sbirciare quel che avviene all’interno. Bambini che pranzano, mamme che cucinano, nonnine che impastano.
Sì, sono le nonne il vero tesoro barese. Le nonne che, con una maestria inaudita, preparano quintali di orecchiette con le loro mani segnate dal tempo. Mani forti, laboriose, mani vissute di fatica ed esperienza, mani con una storia da raccontare.
Impossibile non aver voglia di fotografare quelle mani in continuo movimento, ma è importante catturare il momento propizio, quello in cui le nonnine hanno le mani piuttosto ferme sull’impasto. Per questo motivo è preferibile utilizzare un buon treppiedi (Manfrotto ne propone tanti, tra cui alcuni molto leggeri e facili da trasportare).

BARI 2

Prima di andar via da Bari è obbligatorio assaggiare, oltre alla focaccia, altre due celebri specialità locali: i panzerotti e le sgagliozze, rettangoli di polenta fritta.

Un tour in Puglia non può escludere la Valle d’Itria, la terra dei trulli – caratteristiche abitazioni divenute Patrimonio dell’UNESCO nel 1996.
I trulli non si trovano solo nella più turistica Alberobello, ma anche nei graziosi borghi circostanti: Locorotondo, Cisternino, Martina Franca, Ceglie Messapica.
Penso che la Valle d’Itria sia la zona più mistica della Puglia. La natura circostante stimola l’introspezione, la riflessione, la riscoperta di se stessi.
Un altro luogo da non perdere in zona è Ostuni, anche detta “la città bianca” per il suo aspetto candido e per le pareti immacolate delle abitazioni.
E poi c’è Savelletri, la patria dei ricci di mare, una prelibatezza gastronomica che secondo la tradizione va assaporata con il pane.

LOCOROTONDO

 SAVELLETRI

Proseguendo verso sud si giunge in Salento, probabilmente oggi la zona più blasonata dell’intera regione.
Sia lungo la costa ionica che lungo la costa adriatica, si incontrano numerose città dalle caratteristiche pittoresche. Otranto, Gallipoli, Porto Cesareo… la lista è lunga. Si tratta di luoghi differenti ma sotto alcuni aspetti molto simili. Basti pensare ai pescatori, al porto, alle coloratissime barchette ormeggiate, alla poesia del tramonto.
Le spiagge salentine sono splendide e non hanno nulla da invidiare ai paradisi caraibici. Le mie preferite sono quelle di Torre Lapillo, Otranto, Castro e Santa Cesarea Terme.

SALENTO

Ma Salento non significa esclusivamente mare.
Il Salento è anche fatto di tradizioni tramandate di generazione in generazione. Ne è un esempio lampante la pizzica salentina, una danza locale la cui storia è davvero curiosa e interessante. La pizzica, infatti, nasce come musica terapeutica fatta suonare per liberare dal morso della taranta, termine locale per indicare la tarantola.
Il Salento è anche storia, arte e cultura. Lo dimostrano l’eccezionale barocco leccese e gli itinerari meno battuti della Grecia Salentina.

Avrei voluto scrivere molto di più, ma non basterebbe un manuale per elencare tutti i posti che andrebbero visti, tutti i luoghi in cui mi riportano le emozioni e mi cullano i ricordi.
Spero di avervi piacevolmente incuriosito con questo assaggio.
Il tacco d’Italia vi aspetta!

Manuela

Mi chiamo Manuela e mi definisco curiosa, entusiasta e irrequieta. 
Non mi interessa la perfezione, ma la felicità
Quando penso che al di là delle quattro mura c’è un mondo da scoprire, vado in estasi. Il solo pensiero che il mondo mi attende mi fa andare in visibilio, mi fa entusiasmare fuori ogni misura. E così da quando ho iniziato a viaggiare non ho mai smesso, ma torno sempre con piacere nella mia terra, la Puglia
Il mio blog è nato da un’urgenza di scrivere, per dare voce ai pensieri e alle emozioni che accompagnano le mie esperienze.
Amo la fotografia perché mi permette di fissare per sempre attimi ed emozioni.

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