15.10.2014

10 errori da evitare quando ci si dedica alla fotografia culinaria.

15.10.2014

10 errori da evitare quando ci si dedica alla fotografia culinaria.

È per me un immenso piacere tornare su questo blog per l’intero mese di novembre, con 4 nuovi articoli sulla fotografia culinaria. Per iniziare al meglio il nostro percorso assieme, ho pensato che sarebbe stata un’ottima idea aiutarvi a muovere i vostri “primi passi” in questo campo elencando 10 errori da evitare, che vengono molto spesso commessi da chi inizia a fotografare quei piatti così succulenti e golosi. Alcuni di questi suggerimenti vi appariranno certamente ovvi, ma vi sto riportando errori che ho commesso in prima persona così spesso che non posso evitare di menzionarli.

1- Scattare fotografie di sera utilizzando la luce di una lampada.
La luce è una delle nostre materie prime e può contribuire a migliorare o rovinare l’aspetto dei nostri scatti. Un errore che riscontro molto spesso navigando in internet e che ho a mia volta commesso, è quello di scattare fotografie di notte, utilizzando come fonte di luce le luci artificiali della stanza per illuminare il piatto che avevo scelto di immortalare. Non importa come la guardate, la vostra fotografia sarà una delusione: i colori risulteranno giallastri, le ombre pronunciate, la consistenza del cibo non sarà palpabile… Evitate a tutti i costi questo errore.
Per lo stesso motivo, è meglio non utilizzare il flash, che appiattisce l’immagine e la fa sembrare come illuminata da un riflettore.
Il metodo migliore per scattare fotografie è in piena luce, in una stanza ben illuminata da una luce naturale. Se non siete certi della posizione migliore, provate diversi punti della casa e osservate come la luce interagisce con il vostro soggetto. Evitate anche la luce diretta del sole, che può rovinare l’effetto finale, perché i raggi potrebbero essere decisamente troppo forti e caldi. Affronterò questo argomento più dettagliatamente in un prossimo articolo.

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Qui sopra potete vedere lo stesso piatto fotografato in momenti diversi. Nell’immagine a sinistra è sera e ho acceso le luci in cucina. Potete sicuramente notare come l’atmosfera sia in un certo senso giallastra e la scena è cupa, con ombre accentuate. L’immagine sulla destra è stata scattata con la luce diurna. Quale delle due vi fa venire più appetito?

2- Avere fretta

Scattare la fotografia di corsa perché il vostro partner o i vostri figli stanno aspettando di mangiare o perché siete affamati non vi aiuterà a realizzare l’immagine perfetta. Rischiate che la disposizione degli elementi e l’inquadratura risultino confuse. Prendetevi del tempo! Scattate la fotografia ben prima del momento del pasto, per esempio a metà mattina o metà pomeriggio, in un momento in cui la luce è adatta. In questo modo potrete concentrarvi, lasciando libera la vostra creatività. La fotografia culinaria dovrebbe essere considerata una specializzazione, proprio come la fotografie di paesaggi, di ritratti o qualsiasi altro ambito.

3- Usare un’eccessiva profondità di campo.

Solitamente chiudiamo il diaframma per ottenere un’immagine molto nitida, ma non è necessario che l’intera composizione sia perfettamente a fuoco. Lasciate che i vostri spettatori usino l’immaginazione e cerchino di capire cosa siano gli elementi sfocati, mentre osservano gli elementi a fuoco.

Personalmente, uso una profondità di campo bassa, con aperture comprese tra f/1.6 e f/2.8 (le mie aperture preferite sono f/1.8 e f/2.5), che regalano alle mie immagini una certa morbidezza e un carattere magico e onirico. Ma non dovete spingervi necessariamente agli estremi come faccio io. Provate una profondità di campo media, da f/3.5 a f/5.2. Oltre a questo, se tutti gli elementi nella scena sono a fuoco, la visuale lo sguardo di chi osserva vagherà, ignorando il soggetto principale, che è il piatto che avete realizzato.

Provate una serie di aperture diverse e scegliete quelle che preferite. Non dimenticate che il soggetto dell’immagine dipenderà dalla vostra distanza dal piatto. Utilizzando la stessa apertura, più vi avvicinate, più gli elementi sullo sfondo saranno sfocati.

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In questa fotografia, ho scelto di ritrarre il mio piatto direttamente, aggiungendo diversi elementi sullo sfondo. A sinistra, la fotografia è stata scattata con f/2.5. La decorazione del dolce è molto definita, ma gli altri elementi nella scena sono sullo sfondo, sfocati. La vista è attirata per prima cosa dall’area più chiara dell’immagine, quindi indugia per un istante sull’area sfocata. Nonostante ciò si notano tutti gli elementi: il piatto con la torta, il canovaccio, le cipolle ecc.

Nella seconda immagine, ho aumentato la profondità di campo utilizzando un diaframma f/8. Anche se gli elementi non sono ancora perfettamente a fuoco, sono molto più riconoscibili. Lo sguardo dello spettatore vaga su tutta la scena per poi arrestarsi sul soggetto principale della fotografia.

4- Non ritoccare le fotografie.

Il processo di ritocco dell’immagine, chiamato anche “post-elaborazione”, è qualcosa che i fotografi fanno fatica ad accettare come parte della routine di lavoro. Nonostante ciò, è un passaggio indispensabile se aspirate alla perfezione e desiderate enfatizzare la bellezza dei vostri scatti. Anche se utilizzate le migliori fotocamere, c’è da aspettarsi che le fotografie non ritoccate sembrino un po’ slavate, meno incisive e con contrasti più duri. Non pensate per questo di dover diventare esperti di computer per ritoccare efficacemente i vostri scatti. Aggiungete un po’ di contrasto, livellate il bilanciamento dei colori o aggiungete un po’ di definizione: per questo bastano pochi clic. Tornerò su questo argomento in uno dei prossimi articoli.

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Nell’immagine a sinistra potete vedere una fetta di torta. Questa fotografia non è ritoccata, è esattamente come uscita dalla mia fotocamera. Non c’è luce a sufficienza (la base bianca sembra grigia), i colori sono bluastri e le ombre un po’ troppo pesanti. A destra potete osservare la stessa immagine ritoccata: ho aggiunto un po’ di luce e contrasto, ho corretto il bilanciamento dei bianchi e dei colori e ho ammorbidito le ombre. Quindi ho rimosso la piccola macchia nera sulla torta, rendendo la fotografia molto più calda e appetitosa.

5- Scattare fotografie con un telefono o una fotocamera portatile di bassa qualità.

Si dice spesso che non è la fotocamera a rendere splendido uno scatto, ma il fotografo. Non sono totalmente d’accordo con questa affermazione. Se amate la fotografia, amate anche la qualità dell’immagine che ottenete. Ovviamente non sto dicendo che dovete assolutamente acquistare una fotocamera di alta fascia, ma dovreste evitare di utilizzare solo quelle portatili, a basso costo, o i vostri telefoni cellulari. I risultati che otterrete non soddisfaranno le vostre aspettative e vi sentirete frustrati.

Scegliete una fotocamera che non sia totalmente automatica, perché avrete bisogno di poter regolare l’apertura, in modo da ottenere dei bellissimi effetti di sfocatura dello sfondo. Questo è infatti una delle domande che mi viene posta più di frequente: come fai a ottenere l’effetto sfocato dello sfondo? Le fotocamere Reflex sono le più adatte allo scopo.

Sono convinta che nella fotografia culinaria, più che in qualsiasi altro settore, gli spettatori si aspettino di osservare immagini di alta qualità. Non dimenticate il potere della vista nel far venire l’acquolina in bocca.

Perciò il mio consiglio è di usare i vostri telefoni solo per telefonare. 😉

6- Non prestare particolare attenzione alla presentazione del piatto.

Una presentazione curata del piatto è una delle chiavi di una fotografia culinaria ben riuscita. Immaginate di essere in un ristorante: vi piacerebbe che vi servissero un piatto di pasta buttata distrattamente nel piatto e servita con schizzi di salsa ovunque? Una presentazione curata renderebbe il piatto molto più appetitoso: la pasta servita in modo ordinato, con qualche erba decorativa, in un piatto pulito, la posizione di ogni ingrediente accuratamente studiata ecc… Nelle vostre fotografie, dovreste fare lo stesso e presentare le vostre ricette con la massima attenzione ai dettagli. Girate i piatti da portata di lato, tagliate una fetta di torta per mostrare com’è al suo interno, aggiungete erbe, sale marino, zucchero a velo, fette di frutta ecc. Eliminate qualsiasi macchia da bicchieri, piatti e posate. Aggiungete qualche salsa per rendere il vostro piatto appetitoso e attraente. In breve: prestate attenzione anche ai minimi dettagli.

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Ecco alcuni esempi di stile, sia sopra che sotto. A sinistra volevo presentare una frittata, che non è un soggetto facile da fotografare. Ho scelto di arrotolarla, quindi ho aggiunto un po’ di rucola e qualche raviolo, che hanno donato un po’ di verde, di colore e qualcosa in più alla ricetta. Quindi l’ho tagliata e ho posizionato un cucchiaio accanto ad essa, per creare del movimento.

A destra è ritratto un brownie doppio cioccolato con bacche. È stato cotto in una tortiera e aveva un aspetto più appetitoso tagliato in quadratini da mangiare con un singolo morso. Per decorarlo ho aggiunto alcuni ribes, sia per il loro gusto che per dare un tocco di colore.

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A sinistra, un piatto di gnocchi con salvia, limone e parmigiano. Ho scelto di presentarli in un piccolo contenitore piuttosto che in un piatto, dove sarebbero sembrati pochi e piatti. Contenitori più piccoli conferiscono alla fotografia un’atmosfera molto intrigante, da aperitivo.

A destra, un pane alle banane con kiwi. Potreste tagliarne una fetta per mostrare l’interno.

7- Accontentarsi delle proprie attuali capacità.

Conoscete la sensazione: scattate alcune fotografie e siete super felici del risultato. Capita anche a me. A volte però mi capita di non apprezzare i miei scatti tanto quanto alcuni anni fa: è naturale, il mio modo di lavorare si è evoluto, ho acquisito maggiore esperienza, i miei gusti sono cambiati e ho migliorato la mia tecnica. Sono certa che il mio stile attuale cambierà ancora.

Il mio consiglio è quello di non adagiarvi sugli allori o di accontentarvi dei risultati attuali. Spingetevi oltre e chiedetevi se volete andare avanti e migliorarvi: non abbiate paura di essere autocritici e scoprire cosa potreste migliorare. Non è facile ed è un processo che potrebbe richiedere tempo. Fate come me: andate a rivedere le fotografie scattate in passato. Cercate di capire cosa vi piace, cosa avete smesso di fare e cosa non vi piace più. Ricordatevi tutte queste cose la prossima volta che scatterete fotografie. Per esempio, mi sono accorta che per un po’ avevo smesso di utilizzare la retroilluminazione: ora ho ricominciato e non riesco a smettere.

8- Usare troppo colore.

Piatto blu, tovagliolo verde, sfondo viola: se il soggetto è una ratatouille, avete inserito troppi colori nella stessa scena. Non c’è equilibrio e il piatto si perde. Scegliete una composizione armoniosa di colori utilizzandole stesse tonalità per portare alcuni tocchi di colore qua e là, aiutandovi con la ruota dei colori qui sotto. Vi permetterà di capire quali colori contrastano, se accostati, (colori opposti, come blu e arancione) e quali sono armoniosi (colori vicini, come rosso e viola).

Anche l’intensità del colore è importante: più è vibrante, più incanalerà l’attenzione su di sé.
Per non scivolare nel cattivo gusto, scegliete uno o due colori, con moderazione.
Quindi, dopo aver scattato la fotografia, se pensate che un colore sia troppo acceso, potete sbiadirlo nella post-elaborazione.

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La ruota dei colori è uno strumento utile, ma non sentitevi obbligati a seguirlo pedissequamente.

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Ecco due modi di aggiungere colore alla tua composizione. A sinistra, ho usato semi di melograno, poiché il il blu e il rosso si abbinano molto bene, perciò ho aggiunto un tovagliolo in questo colore sotto i bicchierini. La base e lo sfondo su cui ho posizionato il mio piatto sono neutri. Tuttavia, ho inserito un ulteriore accenno di colore, utilizzando uno sfondo blu verticale. Con ulteriore attenzione all’armonia dei colori, ho appeso sullo sfondo un asciugamano dello stesso colore del melograno.

A destra, ho iniziato dal colore rosso del pomodoro. Per evidenziarlo, ho usato uno sfondo grigio neutro con un tovagliolo e un piatto gratin dello stesso colore. Ho aggiunto la mia nota di colore mettendo il pomodoro in una piccola ciotola con motivi rossi.

9- Appoggiare piattini su piatti più grandi

Fate attenzione al contenitore che utilizzate per mostrare la vostra creazione. I piatti sono la scelta più ovvia, ma non sempre la più adatta.

Se sono troppo grandi, spesso sembrano vuoti e una sproporzione tra il cibo e la superficie del piatto non sempre è invitante. Provate con i piatti da dessert o le ciotole da zuppa: sono più adatti alla fotografia culinaria perché danno l’idea che il piatto sia pieno e ordinato.
Potreste provare ciotole, casseruole, bicchieri ecc.
Per quei piatti unici, come arrosti e pietanze al gratin, potreste inquadrarli in modo da mostrarli solo in parte.

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Per la pasta non uso quasi mai piatti di grandi dimensioni: mi piace la cornice naturale creata dalla ciotola o dalla ciotola.

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Preferisco usare piatti piani per disporre le pietanze, come potete vedere nell’immagine a sinistra con gli asparagi o in quella a destra con il piatto e la salsa. La quantità in questi piatti è decisamente eccessiva per una singola persona.

10- Non fare attenzione allo sfondo

Quando inquadrate il vostro piatto, assicuratevi che sullo sfondo non si vedano il vostro divano, la TV o il computer. L’unica cosa importante è la superficie su cui poggia il piatto che volete fotografare: l’arredamento di casa vostra non deve far parte dello scatto.

In ogni caso si possono ammettere alcune eccezioni. Se avete un bel salotto, in cui nulla stona, potreste inserire alcuni dettagli della mobilia nella fotografia, per esempio l’angolo di un tavolo, uno scorcio del pavimento o una sedia. In questo modo gli scatti avranno un aspetto più accogliente e faranno venire voglia a chi li osserva di sedersi al tavolo.

Se qualcosa dietro la scena potrebbe distrarre l’attenzione, potete utilizzare uno sfondo verticale. Io lo uso spesso per poter ampliare l’inquadratura senza includere la mia intera cucina nella composizione.

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Quando voglio una fotografia diretta del mio piatto, come nell’immagine a sinistra, posiziono una tavola di medie dimensioni sullo sfondo, in modo da ottenere uno sfondo uniforme. Se non avessi usato la tavola, potreste vedere la mia caffettiera appoggiata su una mensola. In alternativa mi posizionerei di fronte al piatto, in modo da inquadrare solo gli elementi della scena che ho scelto e non la mia finestra o i miei fornelli.

Ora conoscete i 10 principali errori da non commettere nella cucina culinaria. Ci rivedremo tra non molto con un articolo sulla macrofotografia, sempre in cucina!

ChefNini

Con lo pseudonimo di chefNini, Virginie cura il suo blog di cucina fin dal febbraio del 2008. Mette a disposizione le sue originali creazioni, ispirazioni e suggerimenti in articoli istruttivi.
Autodidatta e appassionata ai suoi interessi, ha deciso di lasciare il suo lavoro come sviluppatrice web per dedicarsi esclusivamente al suo blog. Nel settembre del 2011, è diventata un’imprenditrice, offrendo i suoi servizi come realizzatrice, fotografa e scrittrice di cucina.
Inoltre è autrice di un libro sulla fotografia culinaria edito da Pearson.

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