09.03.2015

CONSIGLI E APP PER L’USO DI FILTRI E TEXTURE

09.03.2015

CONSIGLI E APP PER L’USO DI FILTRI E TEXTURE

Foto 1

La fotografia mobile è stata caratterizzata fin dagli esordi dall’uso dei filtri resi disponibili dall’app di Instagram e degli altri network fotografici come EyeEm e Flickr, che sono un’ottima risorsa per cominciare.
Se volete però differenziarvi un po’ ed espandere la vostra tavolozza creativa ci sono app che vi forniscono un vasto assortimento di filtri e delle cosiddette texture.
Cos’è una texture e cos’ha di diverso da un filtro? La traduzione letterale in italiano è “struttura” o “tessitura”, di fatto se un filtro è un’immagine trasparente che si sovrappone all’immagine iniziale in modo piatto una texture è un trattamento dell’immagine che aggiunge elementi materiali o tridimensionali, come pieghe, righe o la trama di un tessuto.
Quasi tutti i soggetti fotografici si prestano a questo stile di editing; è importante però che l’immagine di partenza sia ben definita in modo che il risultato finale mantenga efficacia. L’aggiunta di filtri e texture tende a scurire e può offuscare o sbavare la foto iniziale per cui raccomando come primo passo di schiarire un po’ l’immagine e di aggiungere contrasto – per farlo si può utilizzare una qualunque app di editing di base, come per esempio Snapseed, la mia preferita per il tuning di base della foto.
Ci sono molte app per iPhone che permettono di aggiungere filtri e texture; di seguito troverete quelle che utilizzo di più e che consiglio a chi voglia utilizzarle per i suoi scatti.

Mextures

Foto 2

Mextures fornisce 9 famiglie di texture e filtri di alta qualità che vanno dagli effetti di luce (light leaks, radiance) alla “sporcatura” della foto (grit and grain, grunge, emulsion) fino ai gradienti (landscape enhance per i paesaggi e vintage gradients); un gradiente è un filtro sfumato, normalmente di due colori che si applica molto bene ai paesaggi. Mextures permette di applicare filtri e texture con l’intensità desiderata, di ruotarli scegliendo la posizione migliore e la modalità di blending dell’immagine. C possibile applicare un numero di texture a piacere una sull’altra e salvare queste combinazioni come formule personalizzate.
Il paesaggio della foto è stato reso più intenso con il gradiente “Ice sunrise” della famiglia dei landscape enhance; il cielo scuro in alto che schiarisce scendendo è tipico dei gradienti.

DistressedFX

Foto 3

Si tratta di una app semplice da usare che propone delle texture molto intense di stile marcatamente pittorico; la sua caratteristica è nella qualità e originalità degli effetti. Permette di scegliere fino a due texture tra due set di 24 disponibili e di mixarle a piacimento. Come acquisto in-app fornisce anche un set di immagini di uccelli da aggiungere ai vostri cieli.
Questa foto è stata realizzata con la combinazione di texture: Half Life + Sentiment.

Stackables

Foto 4

Stackables è una potente app ricchissima di filtri, texture e gradienti che possono essere mixati a piacere creando effetti costituiti da molti livelli e applicando maschere geometriche. Estremamente potente e configurabile presenta però una curva di apprendimento più ripida delle precedenti; la consiglierei come app di approfondimento e non come primo acquisto. Al costo di acquisto dell’app bisogna inoltre aggiungere quello dei texture pack in app.
Questa foto del cimitero monumentale di Torino è stata realizzata con 6 livelli di texture e maschere di Stackables.

ModernGrunge

Foto 5

La più storica tra le app finora presentate, Modern Grunge, si specializza nelle texture appunto “grunge” cioè sporcate e invecchiate. Al caricamento dell’immagine viene proposto un edit casuale con un filtro cromatico e due texture, ma si può poi intervenire scegliendo filtri e texture e regolando l’intensità di ogni singolo effetto e salvando la scelta per edit futuri.
Questa foto di una scala a chiocciola crollata è stata realizzata con Modern Grunge.

Texture personalizzate con Image Blender

Foto 6

Una texture è un’immagine (di solito una fotografia) che presenta una struttura più o meno regolare, come le venature del legno o i quadretti di un mosaico. Nulla ci vieta di creare le nostre texture per poi riutilizzarle nelle foto (o anche utilizzarne di già pronte, ne esistono in commercio e anche free to use).
Applicare una texture a una foto si può usare Image Blender, una app semplice ma potente per mixare due immagini. Image Blender permette di dosare il missaggio tra le due foto, di scegliere la tipologia di blend e anche di creare una maschera alla zona della foto originale in cui non si vuole applicare la texture.
La foto è stata realizzata applicando una texture di pelle di serpente alla foto della facciata di una chiesa “mascherando” la finestra in modo da non applicarci la texture.

Uso di texture del mondo attorno a noi

Foto 7

Nella fotografia tradizionale i filtri e i gradienti sono oggetti fisici (di vetro o di gelatina) che vengono sovrapposti all’obiettivo, e sebbene su uno smartphone non sia pratico utilizzare dei filtri da reflex possiamo comunque utilizzare oggetti dal mondo reale per ricercare degli effetti particolari come:

• Il vetro di una finestra, appannato o bagnato dalle gocce di pioggia.
• Una calza di nylon, o un altro tessuto trasparente.
• Una rete di qualunque tipo.
• Un foglio di plastica trasparente colorata.

L’ultima foto di questo post ad esempio è stata realizzata con la luce dell’alba filtrata da una zanzariera e da un vetro appannato.

Spero che questo articolo vi aiuti a trovare nuovi modi di migliorare le vostre foto con i filtri e le texture, ma soprattutto che vi divertiate con l’editing creativo.

Davide Capponi

Davide Capponi è un fotografo appassionato di fotografia mobile e di editing; le sue opere sono state esposte in Italia e all’estero, e pubblicate su quotidiani e periodici italiani. È membro fondatore del New Era Museum neweramuseum.org. Potete mettervi in contatto con Davide sul suo blog davidecapponi.com, su Instagram instagram.com/rubicorno, su Facebook www.facebook.com/davidecapponi.iphoneography e su Twittertwitter.com/Rubicorno.

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