09.03.2015

Silhouette e still-life: la fotografia tra emozioni, tecnica e giusta attrezzatura  

written by:
Valentina Macciotta

09.03.2015

Silhouette e still-life: la fotografia tra emozioni, tecnica e giusta attrezzatura  

Viaggiare apre la mente e permette di interpretare la realtà che ci circonda in modo sempre nuovo. E la fotografia è il mezzo con cui catturare per sempre questi punti di vista differenti.

Sono una travel blogger per passione e utilizzo immagini e parole per raccontare i luoghi che visito, o in cui vivo, come Milano, città difficile da interpretare rispetto ad altre città d’arte italiane, belle a primo impatto. Così scoprire i suoi volti – in apparenza banali – a cui ridare dignità, è diventata quasi una sfida con me stessa.

E da quando ho il mio monospalla Brio firmato Manfrotto, monospalla Brio di Manfrotto zaino pratico e perfetto per l’abbigliamento da lavoro casual, non mi separo più dal MacBook e dalla D5100 Nikon per non perdermi neanche uno scatto, se colta da improvvisa ispirazione.

Come quella volta quando, passeggiando nel quartiere Bicocca – nella periferia nord orientale di Milano – in cerca di una biblioteca dove intrufolarmi per lavorare, ho scoperto la Collina dei Ciliegi, un parco urbano costruito su una collina artificiale di 25 metri d’altezza, ricavata dai detriti di scavo della ristrutturazione della Pirelli. Descritto così non sembrerebbe un luogo in grado di ispirare gli appassionati di fotografia, ma provate a venire qui in una di quelle sere in cui il cielo è nitido e il sole si prepara a tramontare infuocando i grattacieli di Milano, poi ne riparliamo!

E proprio in una di queste sere speciali, sono venuta qui per lavorare e catturare per sempre quello che vedevano i miei occhi, ma soprattutto il mio cuore.

Manfrotto_Bags

Perché, per usare le parole di Henri Cartier-Bresson. un maestro della fotografia e pioniere del foto-giornalisimo: “È un’illusione che le foto si facciano con la macchina…. si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa”.
Lungi da me associare la sua arte ai miei timidi tentativi di fotografa amatoriale, ma sono onorata di pensarla esattamente come lui.

 

Ed ecco che, davanti ai miei occhi, in una di quelle sere speciali che vi dicevo, si presenta questa scena: due amici, forse due innamorati inconsapevoli, lì in cima alla Collina dei Ciliegi ammirano il sole infuocato nascondersi tra i grattacieli. L’occasione è perfetta: l’angolo basso della luce del tramonto fornisce le condizioni di controluce ideali per creare le silhouette. Imposto l’ISO e il bilanciamento del bianco, poi metto in modalità program, cercando il rapporto corretto tra apertura del diaframma e  velocità dell’otturatore e poi scatto posizionandomi dal basso verso l’alto in modo che sia il cielo a fare da sfondo. In fase di post-produzione ho poi lavorato regolando il contrasto, potenziando quei toni caldi del cielo e dando un taglio panoramico alla foto.

Manfrotto_Bags_Silhouette

E ancora un’emozione da catturare davanti ai miei occhi, che si traduce presto in un’altra fotografia che sfrutta le tecniche di controluce. Una coppia, un cielo da brivido. Non ho più il sole contro, ma laterale e i colori sono ancora più belli.

Manfrotto_Silhouette

Non sono una fotografa professionista ma – spinta dalla passione per le belle foto – ho imparato sul campo. E quest’anno ho deciso di regalarmi un corso di formazione – proposto dal Comune di Milano – per perfezionare la tecnica. Altrimenti come avrei potuto fare una foto così per mostrarvi cosa può contenere il mio inseparabile zaino Manfrotto?

Questa tecnica fotografica si chiama still-life, termine tratto dal linguaggio pittorico che  significa “natura morta”, cioè rappresentazione di oggetti inanimati.
Può sembrare una tecnica facile perché ritrae cose e non persone, ma la difficoltà sta proprio in questo. “In questo caso non entrano in gioco le emozioni – come direbbe il mio insegnante Erminio – ma è l’oggetto che deve essere valorizzato al meglio”.

composizione05_800

Anche lo still-life è un progetto e richiede meditazione. Nulla può essere lasciato al caso. Bisogna e avere padronanza delle regole della composizione  e studiare la disposizione degli oggetti, valutarne le caratteristiche (materiale, colore…) e in che modo la luce li colpisce controllando riflessi e ombre.

E bisogna avere l’attrezzatura adeguata. Una macchina fotografica non basta, ci vogliono cavalletto, tavolo da still-life e luci.

composizione08_800

Perché in certi casi la fotografia non è solo emozioni, ma anche tecnica e attrezzatura adatta.

 

Valentina Macciotta

Italian

Credo nella felicità che risiede nelle piccole grandi cose ed è per questo che ho deciso di dar spazio alle mie passioni, trasformandole in una professione. Vivo di viaggi, fotografia e scrittura e amo condividere le mie esperienze con i miei lettori.

Ho lasciato la mia bella Sardegna, prima per studio e poi per lavoro, e mi sono trasferita a Milano, città che ha ispirato numerosi fotografi per la sua bellezza non immediata. Lavoro come SEO Copywriter e Community Manager Freelance e ho un blog in cui parlo dell’Italia da vedere e da gustare: enogastronovie.it. Amo l’Italia, ma ho la valigia sempre pronta per viaggiare e scoprire nuovi luoghi di cui innamorarmi perdutamente e da catturare per sempre con la mia Nikon D5100.

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