13.11.2015

Come fotografare una zuppa e renderla appetitosa!

13.11.2015

Come fotografare una zuppa e renderla appetitosa!

Quando ho aperto il mio blog di cucina, la mia più grande difficoltà era fare belle foto. Sono sempre stata conosciuta, in famiglia, come quella che scattava foto orribili in gita, con persone a cui mancavano piedi o testa, edifici storti,  prospettive indecifrabili, soggetti mossi o improbabili.

Poi pian piano, guardando e riguardando foto scattate dai food blogger e dai fotografi che ammiravo, ho capito quello che cercavo, e col tempo anche come ottenerlo.

Ovviamente fotografare una torta al cioccolato o un piatto di tortelli è molto più semplice che fotografare un arrosto, o una salsa per crostini di fegatini. Ci sono alimenti che rendono bene in foto, i cui colori spiccano e rendono subito più appetibile qualsiasi foto, e alimenti che sono più ostici, che in foto tendono spesso a perdere fascino. Le zuppe sono tra i piatti più difficili da fotografare.

Non è impossibile però ottenere un bello scatto, serve solo conoscere qualche trucchetto.

Innanzi tutto è bene distinguere tra tre diversi tipi di zuppa, come fa Andrew Scrivani, fotografo per la sezione food del New York Times.

Zuppa1

Ci sono le zuppe di per sé bellissime, piene di ingredienti, di colore, di consistenze diverse. All’occhio umano appaiono subito interessanti, ma attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica non risultano altrettanto appetitose. C’è troppo di tutto, non si riesce a focalizzare l’occhio su un solo elemento.

In questi casi il suggerimento migliore è quello di procedere per gradi, con le pinzette da food stylist o con un cucchiaio, per cercare di distribuire uniformemente tutti gli ingredienti. Servono prove e tentativi, finché non si raggiunge la composizione più interessante e che meglio riesce in foto.

Zuppa2

L’altra categoria comprende le zuppe monocromatiche, quelle vellutate omogenee nelle quali verrebbe subito la voglia di infilare un cucchiaio, un comfort food eccezionale in inverno. Possono essere difficoltose da fotografare, ma garantiscono spesso i migliori risultati.

Zuppa3

È importante giocare con guarnizioni e composizione per rendere le immagini grafiche: crostini di pane, erbe aromatiche, verdure saltate, frutta secca, panna o yogurt, pangrattato tostato. Anche un filo d’olio aggiunto per ultimo o del pepe nero macinato in maniera grossolana riescono a rendere più interessante la superficie di una zuppa monocromatica. Si può giocare anche con il contrasto di colori, specialmente quando si aggiunge panna o yogurt in zuppa: con un cucchiaio si possono creare volute e intrecci di colore.
Usare ingredienti aggiuntivi da mettere sopra serve anche a dare un’idea di quello che c’è nella zuppa, come nel caso della vellutata di carciofi in foto sopra a destra. Insieme a pane e erbe aromatiche ci sono anche i carciofi, che richiamano gli ingredienti della zuppa.

Zuppa4

Il terzo tipo di zuppa mette in campo anche il brodo: si tratta di quelle zuppe brodose, in cui gli ingredienti sono immersi in una base liquida. In questo caso le varie componenti della zuppa tenderanno a galleggiare in maniera sparsa o a precipitare sul fondo della ciotola. Uno dei trucchi che si possono sfruttare è quello di togliere parte del brodo, come nella foto sopra, per far si che gli ingredienti spicchino nella foto, andando poi a sistemarli con attenzione come nel primo caso.

Zuppa5

Se il recipiente che volete usare è comunque troppo fondo, c’è sempre lo stratagemma di riempire la ciotola, o la pentola, con una ciotola più piccola rovesciata, o con qualche piattino, in modo che gli ingredienti poi galleggino più facilmente. È molto importante, in questo caso, fare attenzione a come la luce riflette poi sulla superficie della zuppa, che sarà sempre brodosa: si può schermare, cambiare angolo o giocare con i riflessi stessi.

Zuppa6

Se la zuppa che dovete fotografare non è particolarmente interessante o fotogenica, potete sempre giocare sull’inquadratura, o sul tipo di props utilizzati nella foto. Ricordate che dovete sempre raccontare una storia, e il tipo di ciotola che userete, i cucchiai che sceglierete e l’impiattamento finale della zuppa andranno tutti a contribuire al mood della foto.

Giulia Scarpaleggia

Insegnante di corsi di cucina toscana per turisti, food blogger, food writer e food photographer toscana, 34 anni, di Colle Val d’Elsa (Siena).
Ho aperto il mio blog nel febbraio 2009. A Gennaio 2012 ho iniziato a lavorare a tempo pieno come food blogger e insegnante di corsi di cucina.
A dicembre 2012 è uscito il mio libro I love Toscana, Food Editore, in Italiano e in Inglese.
A settembre 2013 ho vinto il Macchianera Food Award come miglior foodblogger italiana.
A settembre 2014 è uscito il mio secondo libro Cucina da chef con ingredienti low cost, BUR.

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