MANFROTTO_TEROREPO_WINTERSPORTS

16.03.2018

Fotografare in ambienti e condizioni atmosferiche estremi

written by:
Tero Repo

16.03.2018

Fotografare in ambienti e condizioni atmosferiche estremi

Fotografare sulla neve richiede un’intensa e meticolosa organizzazione che mette insieme le capacità del fotografo e l’incontrollabile madre natura.
Più il fotografo è in grado di camminare, sciare o forse perfino volare in alcune situazioni che lo portano fuori dal suo ambiente sicuro, migliore sarà il risultato.
Ho trascorso gli ultimi due anni lavorando con atleti e scalatori di livello mondiale e queste esperienze mi hanno offerto la libertà di ottenere immagini spettacolari. La libertà di ottenere uno scatto in un ambiente invernale deriva dal fatto che potete concentrare tutta la vostra creatività e fantasia soltanto sull’immagine che avete in mente senza preoccuparvi delle condizioni estreme. Anche perché mi piacciono.

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Difficoltà
Bisogna considerare il vento, la temperatura, lo strato di neve e molte altre cose quando si fotografano gli sport invernali. Quando il vento soffia forte, la neve viene spinta sull’attrezzatura e sugli obiettivi, la bassa temperatura accorcia la durata delle batterie e siete obbligati a indossare i guanti anche durante lo scatto, il che rallenta tutti i normali processi relativi all’impostazione della fotocamera. La neve può cambiare molto rapidamente in base all’esposizione alla luce e al vento; il rischio più grande sono le valanghe: dovete essere davvero esperti e anche prudenti se dovete riportare a casa la foto e completare il lavoro.
Tutti questi fattori non dipendono dal fotografo, ma in ogni caso un professionista deve tenerli in considerazione. Tuttavia, anche le condizioni perfette non garantiscono da sole un risultato ottimale: quando vi trovate davanti uno sciatore o uno snowboarder, il vostro obiettivo deve funzionare correttamente nel posto giusto e nel momento giusto. La mancanza di comunicazione tra lo sportivo e il fotografo può portare a mancare lo scatto; bisogna capire lo stile dell’atleta e la sua interpretazione delle montagne. Potete provare diverse volte per ottenere il movimento perfetto, ma il più delle volte la pista sulla neve non avrà più un aspetto eccellente e altre volte avrete una sola possibilità.
Qualche volta segnate, altre volte perdete. Solo l’allenamento vi rende dei professionisti.

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Ispirazione
Viaggiare è il vantaggio più grande di essere un fotografo di esterni. Ho avuto la fortuna di visitare luoghi come il Giappone, la Groenlandia, l’Alaska, l’Antartide, le Alpi… e molti altri. Viaggiare è stata un po’ la mia scuola di vita. Ho visto così tanti luoghi e culture differenti che hanno influenzato il mio modo di pensare… E il mio modo di fotografare…
Quando si giunge in un posto nuovo l’ispirazione sorge dal desiderio di descrivere e ritrarre i propri sentimenti, le proprie esperienze e il proprio punto di vista originale dell’azione e del luogo.
In alcune location bisogna scattare dall’altra parte della valle per descrivere tutta l’azione e quanto brutale sia lo scenario. A volte occorre scattare dal basso per sottolineare quanto profonda e leggera è la neve. In alcune occasioni ho preferito scattare dall’alto utilizzando un parapendio a motore.

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Soddisfazione
Non c’è sensazione migliore che scattare una foto eccezionale. Molto spesso lo sai subito appena premi il pulsante di scatto. A volte ti rendi conto durante l’editing che, wow, è venuta molto meglio di quanto pensassi. Per me una foto davvero buona dà più soddisfazioni di 50 scatti discreti. Per ottenere lo scatto perfetto, molto spesso si ha bisogno di un po’ di fortuna. Ho avuto fortuna diverse volte, ma penso ancora che la creatività sia la chiave del successo. Ammiro davvero quei fotografi che stanno facendo le cose in modo differente. Vorrei essere uno di quei tipi che la gente indica sussurrando: “ti ricordi la foto scattata da quel tipo?!”.
La pazienza è importante: bisogna magari aspettare quattro inverni per trovare la condizione perfetta per ottenere lo scatto giusto. Avere pazienza significa anche non accontentarsi del primo tentativo. Puntate al massimo che potreste essere in grado di raggiungere! Chiedetevi cos’è per voi una buona foto. Quale messaggio volete comunicare.

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Rischio
Dare la caccia alla neve migliore con atleti professionisti ha anche i suoi risvolti negativi. Ho visto gente gravemente infortunata e anche peggio. Vedere gli amici in un letto di ospedale o accompagnati dalla famiglia nell’ultimo viaggio è orribile. Ad ogni modo, se mi chiedete se ne vale la pena, no, non penso che una qualsiasi foto valga tanto, ma allo stesso tempo tutti siamo consapevoli dei rischi che si corrono lavorando sulla neve. È tutta una questione di passione.

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