16.03.2018

Intervista con Volodya Voronin: fotografo sportivo

written by:
Volodya Voronin

16.03.2018

Intervista con Volodya Voronin: fotografo sportivo

  1.    Puoi dirci qualcosa su di te e su come ti sei avvicinato per la prima volta alla fotografia?

Il mio nome è Volodya, sono un fotografo lettone di sport d’azione e di avventura e sono anche un atleta di parkour. È iniziato tutto quando avevo circa 13 o 14 anni. Quel momento in cui sei un ragazzo sempre in cerca di problemi mentre esplori edifici abbandonati. Così abbiamo iniziato a esplorarne uno nella mia zona. So che sembra strano, ma quell’edificio era come la mia seconda casa. Ci andavamo con degli amici dopo la scuola a giocare ad acchiapparello, ad allenarci, a vedere i tramonti dal tetto e naturalmente a fotografarli. Dopo tutto, cosa poteva esserci di meglio che prendere la vecchia fotocamera dei genitori, arrampicarsi sul tetto e scattare una foto, stando eroicamente sul bordo di una sottile sbarra con un tramonto sullo sfondo?! È stato allora che ho iniziato a scoprire la fotografia, passo dopo passo. Ora mi sento ancora quel ragazzo con una fotocamera che adora esplorare le città e che non può resistere ai tramonti.

Volodya Voronin per Manfrotto

  1.    Come hai deciso di concentrarti sulla fotografia d’azione?

Non c’è stato un momento o un periodo di tempo particolare in cui ho deciso di fotografare solo l’azione. Da quando mi sono dedicato al parkour, stavo già facendo foto e video d’azione. All’inizio, stavo anche facendo esperienza in altri generi e stavo provando a scattare diverse tipologie di foto, ma in fotografia non esiste una direzione specifica, secondo me, tutto è interconnesso. Chi ha una visione delle cose e una conoscenza basilare della fotocamera, della composizione e della luce è in grado di creare anche delle fantastiche foto d’azione. Penso che sia importante sperimentare altri tipi di fotografia e sviluppare la propria visione. Come nella fotografia d’azione, vi sono dei sottogeneri come il calcio, il pattinaggio, la bmx, la danza, il parkour, il rally, ecc. Naturalmente si avrà uno sport preferito, ma bisogna imparare a fotografare anche gli altri sport. Quindi, occorre progredire: e questa è la chiave.

Volodya Voronin per Manfrotto

  1.    Dal punto di vista professionale, qual è il risultato di cui sei più orgoglioso?

Probabilmente ce ne sono due.

Il primo, naturalmente, è stato essere uno dei 55 finalisti della Red Bull Illume 2016: non riesco a esprimere a parole come ci si sente quando ti rendi conto che ti troverai con i migliori fotografi d’azione del mondo che ti hanno ispirato per giungere a questo livello. Probabilmente, quello è stato il punto di partenza, quando ho creduto pienamente in me stesso come fotografo e ho iniziato il duro lavoro per migliorare le mie competenze.

Volodya Voronin per Manfrotto

E il secondo è stato fotografare la più grande corsa ciclistica del mondo: la Red Bull Trans-Siberian extreme. In poche parole, è una gara ciclistica di 24 giorni che si svolge in Russia, da Mosca a Vladivostok, su una distanza di 9.156 km. Immagina solamente il flusso di lavoro dei fotografi che scattano foto di continuo indipendentemente dalle condizioni atmosferiche o dall’orario: notte, giorno, sole, pioggia o forte vento. Devi fare di tutto, anche se significa attraversare campi di fango o paludi nelle peggiori condizioni meteo. Inoltre, ti puoi scordare di dormire normalmente. Ecco perché un tale lavoro è stato come una sfida per me. Ma il peggio è che mi è piaciuto tutto: modalità di lavoro 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, ricerca costante di nuove angolature, esperimenti, viaggio, nuove esperienze e nuove persone. È stato un evento duro, ma grandioso! E vorrei ringraziare Denis Klero per avermi dato l’opportunità di far parte di un tale progetto.

Volodya Voronin per Manfrotto

  1.    Qual è la tua location preferita? E perché?

Non ho una location particolare in mente. A volte puoi scattare una foto incredibile anche in un posto che a prima vista sembra assolutamente terribile. Come ho detto prima, dipende tutto dall’abilità del fotografo. Se un fotografo ha il compito di fare una foto qui e ora, otterrà il massimo dalla location per scattare una foto eccellente. Ci sono anche delle situazioni nelle quali l’azione costituisce circa il 90% della foto, quindi non è tanto importante trovarsi in una location particolare. Probabilmente il modo migliore per spiegarlo è che qualsiasi nuova location sarà la mia preferita, perché si tratterà di una nuova scena con nuove opportunità da fotografare. Il problema è che in tutti questi anni ho esplorato la città di Riga quasi completamente e ho fotografato più o meno oltre 15 volte negli stessi posti. Ecco perché questa città è un po’ noiosa, per me. Ma, naturalmente, questo non mi fermerà. Si ha sempre il bisogno di pensare a nuove idee, nuovi viaggi e prendere tutto dalla propria immaginazione!

Volodya Voronin per Manfrotto

  1.    Puoi mostrarci una foto di cui sei orgoglioso e descrivere come l’hai scattata?

Beh, è difficile, perché ho tante foto con una ricca storia alle spalle e naturalmente sono orgoglioso di tutte loro. Probabilmente racconterò la storia di una foto scattata nel luogo dove mi tuffo, perché è la prima che mi viene in mente.

Volodya Voronin per Manfrotto

Per tutta l’estate del 2015 mi sono allenato a tuffarmi in acqua dall’alto. C’è un lago vicino a Riga dove puoi allenarti a tuffarti in acqua da diverse altezze. L’altezza massima è di circa 7-8 m, che si trova in cima a un albero che cresce proprio sopra l’acqua. E il mio obiettivo era di saltare da lì durante l’estate. Sono stato abbastanza fortunato da superare la mia paura e fare quel salto. In quel momento ho capito che dovevo scattare una sequenza fotografica. Ma c’erano tre problemi. Stava rinfrescando perché si era quasi a settembre, non c’erano altri atleti che potessero saltare da quell’altezza e avevo anche bisogno di catturare il momento giusto con un bel cielo. Quindi ho deciso che dovevo essere io a fare quel salto. Con alcuni amici abbiamo dovuto aspettare una bella serata per scattare la foto, quindi abbiamo fatto come segue: ho usato il treppiede 290xtra di Manfrotto immergendolo parzialmente in acqua e montandovi la mia fotocamera. Uno dei miei amici stava accanto alla fotocamera e l’altro, con un flash fotografico in mano, stava vicino al bordo da cui avrei saltato. In quel modo dovevamo scattare le foto nei momenti esatti in cui mi trovavo in aria. Mi sono tuffato così tante volte quel giorno (circa 20) che non ho più voluto tuffarmi per tutto l’anno. E dopo ogni volta dovevo andare a controllare come era venuta la foto, per assicurarmi che lo stavamo facendo nel modo giusto. Sarò onesto, l’allenamento è stato fantastico, ma faceva così freddo che non potevo più sentirmi il corpo dopo tutti i tentativi. Ad ogni modo, sono stato più che contento del risultato. Ringrazio i miei amici per avermi aiutato a raggiungere questo obiettivo.

Volodya Voronin per Manfrotto

E mi viene anche in mente la foto notturna che ho scattato non molto tempo fa. Era un po’ di tempo che progettavo di fare delle foto notturne da uno dei luoghi di Riga. Quello che non mi aspettavo era che l’avrei fatto a ottobre, quando fuori tira un vento gelido, da solo, su una superficie molto elevata e scivolosa. Quando si fa qualcosa del genere, l’attrezzatura gioca un ruolo importante. Perché devi far tutto rapidamente e naturalmente tutto deve rimanere stabile. Ringrazio il treppiede 290xtra di Manfrotto e lo zaino Bumblebee-220: posso fare affidamento ai loro prodotti in qualsiasi condizione estrema, anche stando sul bordo di una torre.

Volodya Voronin per Manfrotto

  1.    Cosa pensi che ti attenderà nei prossimi cinque anni? Ci sono dei particolari obiettivi che vorresti raggiungere?

Continuare il duro lavoro e migliorare le mie competenze. Voglio fare esperienza di sport che non ho mai fotografato prima; ho anche un paio di progetti in mente, progetti abbastanza grossi, che vorrei davvero trasformare in realtà nei prossimi anni. E certamente partecipare alla Red Bull Illume nel 2019, come potrei mancare…

Volodya Voronin per Manfrotto

Volodya Voronin per Manfrotto

Volodya Voronin per Manfrotto

Volodya Voronin per Manfrotto

 

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